Ludonet.it : l'Isola che C'è.

Pubblicato il da caelsius

A Sara, incontrastata dominatrice dei 5 birilli, radiosa dispensatrice di gioia ed amicizia. E ad O RE, per l'instancabile  impegno quotidiano  col quale ci consente di bearci e di socializzare in Ludonet. Nel ricordo perenne di Alessia,  luminosissima stellina del nostro firmamento.

 

L’arrivo della stagione estiva a casa mia è annunciato dalla comparsa della Settimana Enigmistica suiLudonet1 comodini in camera da letto dei miei. Le giornate si allungano, la sera si fatica a prender sonno, si passa il week end al mare ed allora cosa c’è di meglio per rilassarsi o passare un po’ di tempo che impegnarsi nella soluzione di rebus, sciarade e stimolanti cruciverba? Beh, ve lo dico io cosa c’è di meglio: c’è Ludonet. Come dice il suo nome anglo-latino che è la sincrasia di Ludus, gioco in latino, e net, rete in inglese, è un sito web per giochi on-line single e multi-player. Ecco già vi vedo con quella espressione contrariata e lo sguardo pregno di disprezzo : Caelsius è impazzita, adesso ci parla di come si gioca, la frequentazione di certi personaggi politici squallidi e di infimo spessore l’hanno rovinata. Ebbene sì, vi parlerò molto seriamente del gioco, un’attività che non è peculiare dell’uomo, ma di tutti gli esseri viventi e che riveste un’importanza in genere largamente sottovaluta. E sono certa che alla fine vi ricrederete prendendo atto che il gioco non è solo un gioco! Un vecchio luogo comune vuole che l’attività più antica del mondo sia la prostituzione: niente di più falso. Eva certamente non si prostituì, forse per innata virtù, o magari solo perché penalizzata da una incredibile penuria di clienti. Sta di fatto che fintantoché con Adamo rimase nell’Eden, non doveva rassettare la casa, non doveva fare la spesa, non doveva cucinare, non aveva una TV da guardare, né riviste da sfogliare, né amiche con le quali conversare, non aveva ancora scoperto l’amore, per cui tra una scorpacciata di frutta ed una dormitina passava tutto il resto del tempo facendo l’unica cosa che poteva fare: giocare! E solo dopo il fattaccio della mela scoprì il “bene ed il male” e si “unì” con Adamo scoprendo il sesso (La Bibbia, libro della Genesi, 4.1). Ne consegue che l’attività più antica del mondo in effetti è il gioco, in tutte le sue modalità ed espressioni. Dalla preistoria in poi la componente ludica è presente come parte di rilievo ed in varie forme in tutte le culture, in tutte le civiltà, in tutte le filosofie. Un connotato che tutti riconoscono al gioco è quello della “gratuità”, cioè il non essere di per sè necessario. Ma è proprio questo che sottolinea la necessità di attribuire al gioco la dovuta importanza, perché costituisce quel di più che “fa la differenza” e non solo per l’evasione e l’intrattenimento, ma anche come imprescindibile fattore nella formazione e nello sviluppo della personalità - specie nei bambini- delle facoltà mentali e della memoria, della visione fantastica delle cose che spesso prelude all'espressione artistica ed alle scoperte scientifiche. Non c’è quindi un’età per giocare, ma ci sono i giochi per ogni età, ogni livello culturale, ogni situazione ambientale. Per questo il gioco è studiato da tantissime discipline come la sociologia, la psicologia e la filosofia arrivando a pieno titolo a sconfinare in discipline scientifiche che coinvolgono la matematica, la statistica ed il calcolo delle probabilità, con teorie, strumenti e metodi d’indagine poi ripresi dalla meccanica quantistica e dalla fisica relativistica e nucleare. E scusate se è poco. E non lo dice Caelsius, ma illustri scienziati e pensatori di ogni epoca. Aristotele accostava il gioco alla gioia ed alle migliori virtù dell’uomo, Schiller assegnava al gioco la funzione di tramite per raggiungere la libertà ed esprimere la fantasia in tutta la sua pienezza. Per quanto riguarda la prospettiva sociologica, Roger Caillois costruisce una sociologia che parte dai giochi in quanto "segni profondamente connotati”, cioè forme di sintesi della personalità che rispecchiano le diverse concezioni che del mondo hanno le società in cui vengono praticati. Sigmund Freud intravvedeva nei giochi del maschio il tentativo di imitare e poi ricoprire il ruolo del padre, nei giochi delle femmine quello di prendersi quell’autorità che in genere viene loro negata. Per i bambini, Freud segnalava come fosse durante i giochi che si innesca il processo di “identificazione”, cioè l’assimilazione degli aspetti, degli attributi e delle proprietà concettuali dei modelli loro offerti dalle persone che li circondano. E sosteneva anche che il gioco è in grado di aiutare il bambino a superare le proprie paure, perché gli consente di trasferire l'oggetto del timore su un altro oggetto-giocattolo a lui familiare e quindi da lui ritenuto “non pericoloso”. Jean Piaget, armonizzando la teoria del post-esercizio di Carr, con quella del pre-esercizio di Groos riconobbe al gioco una funzione centrale nello sviluppo della personalità e della sfera cognitiva personale. Teoria poi integrata dallo psicologo russo Vygotskij, che descrive il gioco come forza attiva per l'evoluzione nei giovani individui della sfera affettiva ed umana, e non solo di quella cognitiva come in Piaget. Insomma, ce n’è abbastanza per convincersi che il gioco è un qualcosa di maledettamente serio, per cui anche nello svolgimento di attività solo mirate alla distrazione ed al divertimento occorre fare scelte oculate, pretendendo il meglio e non affidandosi al caso. Ora, supponiamo che a parlare di gioco 8.15-copia-1.jpgcon voi mi sia venuta voglia di farmi due partite a biliardo; cosa dovrei fare per dar seguito a questo mio improvviso desiderio? Beh, certamente devo trovare un tavolo da biliardo, con tanto di illuminazione, palline, birilli e stecche. Poi devo trovare un partner per giocare, al quale dare appuntamento e col quale uscire. Scartate le ragazze che spesso si dichiarano non interessate a priori, trovare qualcuno disponibile alla bisogna si rivela più complicato del previsto. Adelmo sta in Svezia per lavoro, Anselmo è stato incastrato in ufficio e non si libera, Cunecondo s’è messo con una e sta per uscire con lei, Sigismondo deve andare dal dentista. Alla fine ti devi far andare bene l’unico che risponde all’appello, quell’antipatico di Guglielmo con l’alito fetido, le battute di spirito insulse, cretinetti che di più non si può, che dopo che gli hai dato buca 32 volte di seguito è ancora convinto che lo fai perché “chi disprezza comprerà”…Per uscire, però, mi devo rendere presentabile e se sto a casa mia stravaccata sul divano, mi devo trascinare al bagno, fare la doccia, poi fon, piastra liscia-capelli, truccatina, smalto alle unghie, poi che mi metto, che non mi metto e dopo una quarantina di minuti sono pronta ad uscire. Sotto mi aspetta l’Elmo che però, come me, non ha nessunissima idea di dove si trovi una sala biliardi nei paraggi. Ci rifletti un attimo su ed escludi di poterne trovare una a Pzza S. Pietro, o al Tritone. Manco a Trinità dei Monti o al Colosseo. Figuriamoci poi a Via Condotti o a Via Frattina. Per cui, da Pzza Bologna decidi di indirizzarti verso la periferia orientale di Roma e te le fai tutte le borgate: La Rustica, Quarticciolo, Centocelle, Torre Angela, Torre Spaccata, Torre Gaia, Grotte Celoni, Villaggio Breda. Niente, le sale da biliardo si sa che esistono, ma non si trovano. Finalmente ne scopri una a Torbellamonaca, Beautiful Sister Tower per gli anglo-americani. L’Elmo parcheggia l’auto, mette l’antifurto meccanico all’antifurto satellitare che vale molto più della macchina stessa, e finalmente facciamo per entrare. Le decine di avidi sguardi che sento frugarmi addosso mentre entro mi fanno prendere coscienza di quanto sia stato insensato ed inopportuno avere optato per una minigonna da 40 cm, col giro vita troppo distante dallo striminzito “toppino” dotato di generosa scollatura col quale tento con scarso successo di coprire la parte superiore del mio busto. Ti fai coraggio, fai finta di niente ed entri. Dentro doppia sorpresa: nessun tavolo libero ed una tariffa di 12 € l’ora. Vabbeh, vai al desk del gestore, e più per cercare un posto relativamente meno esposto al pubblico ludibrio, che per altro, ti metti in attesa. Dopo 40 minuti se ne libera uno. Prendi possesso del tavolo, ma subito cominciano le difficoltà. Il tavolo non va bene per giocare a 5 birilli, perché ci sono 4 buche d’angolo e due laterali. E vabbeh, fa niente. Poi devi scegliere una stecca dalla rastrelliera: una è troppo lunga, un’altra è troppo corta, un’altra pesa un accidenti, ed un’altra ancora che potrebbe andare bene purtroppo non ha il gommino in punta. Poi una addirittura è curva, chissà a che serve. Ce n’era una che era passabile, ma ovvio, se l’è già accaparrata l’Elmo. Uffaaaaaaa. Ti metti a giocare. Non sono molto abile a tenere la stecca, poi devo dare l’effetto, mentre tiro perdo il controllo e prendo la palla in testa che non arriva manco a battere alla sponda di fondo. Cerchi in qualche modo di adattarti, ma al terzo tiro la bianca va in buca. Mo che si fa? Come riprendiamo il gioco? Mistero…Ti rompi, e quello che avrebbe dovuto essere un gioco rilassante si sta trasformando in un incubo. Allora ripieghi. Regali un sorriso all’Elmo e lo convinci a lasciar perdere e ad accontentarsi di un meno ambizioso, ma più raggiungibile cono gelato da Procopio a Viale XXI Aprile, e del biliardo…beh, facciamo un’altra volta. Così, non hai giocato, ma paghi tu biliardo e gelato che lui c’ha messo l’auto e la benzina, per cui dopo 4 ore torni a casa che hai speso 18 €, hai dovuto respirare i miasmi emessi dall’Elmo che non t’eri portata la maschera antigas, hai rischiato di essere stuprata in pieno giorno, ti sei preparata di tutto punto per non essere andata da nessuna parte e non hai neanche fatto un paio di partitelle. Tornata a casa mi spoglio, mi strucco e mi ri-stravacco sullo stesso divano dal quale mi ero sollevata 4 ore e mezza prima. E sogno quanto sarebbe bello se esistesse un posto dedicato solo al gioco, una Neverland dei giochi, a somiglianza di quella concepita nel 1904 dallo scrittore scozzese James Matthew Barrie per Peter Pan. Un’isola dove poter giocare gratis, senza uscire di casa, a qualsiasi ora del giorno e della notte, avendo a disposizione tavoli e compagni di gioco quanti ne vuoi, senza imbrattarti le mani col gesso, senza dover impugnare un’ostica stecca, dove i birilli abbattuti si rialzano da soli, dove è facile dosare l’effetto e la forza del tiro, il punteggio si aggiorna in modo automatico, e dove magari puoi anche chattare con i tuoi partner mentre giochi. Pensate che tutto ciò sia un’utopia? Ed invece no, tutto questo è una stupenda realtà che si chiama Ludonet, l’isola che c’è, per tutti, per giocare e per stare in compagnia. Un’isola che esiste veramente, e da molto tempo e per arrivarci non vi serve cercare la “seconda stella a destra” e poi "camminare dritto sino al mattino", ma vi basta digitare Ludonet.it su un motore di ricerca per entrare nel regno dei giochi on line. In pochi secondi vi registrate scegliendovi un nick ed una password se quella che vi assegna il sistema non vi sta bene, et voilà les jeux sont faits. Una volta dentro, nessun pericolo che possiate annoiarvi. Avete una varietà incredibile di giochi a disposizione per soddisfare le vostre smanie ludiche, raggruppati in sei categorie: Strategia, Carte, Società, Scacchiera, Casinò ed Abilità. Senza dire dell’incredibile numero di partner che il sito vi mette a disposizione, altro che Guglielmo. Ad oggi le registrazioni ammontano ad oltre 480.000. Ammettendo che ogni utente si doti in media di una scuderia di 25 nick, avete a disposizione una popolazione di quasi 20.000 amici con i quali giocare gratuitamente e chattare a qualsiasi ora del giorno e della notte. Di solito i “grandi numeri”, cioè le grandi quantità, mal si conciliano con la qualità. A Ludonet accade esattamente il contrario ed il fattore critico di successo del sito sta proprio nella incredibile precisione grafica e nella verosimiglianza rispetto al reale conferita a questi giochi virtuali. E non avrebbe potuto essere altrimenti considerando che Ludonet è la società hi-tech  prescelta a fornire la piattaforma completa dei giochi online al portale Leonardo, il terzo in Italia con 20 milioni di visitatori e 500 milioni di pagine lette, del quale Ludonet costituisce uno dei 15 canali tematici.  I giochi di Ludonet sono una realizzazione frutto dell’ingegno e della creatività di specialisti della fisica, della matematica e dell’informatica, capaci di creare modelli fisico-matematici di fenomeni complessi e di tradurli in grafica e software applicativi coi quali simulare in tutto e per tutto in modo virtuale, ma realistico, quanto avviene nel mondo reale. Si pensi, nel caso del biliardo, ai complessi sistemi di equazioni da risolvere istantaneamente per descrivere il moto di una biglia rigida che ne colpisce una o due altre, e che abbatte dei birilli, con la complicazione degli urti sulle sponde elastiche, dell’attrito volvente sul tappeto e dei parametri del tiro, cioè forza, direzione ed effetto. Una realizzazione tra le più spettacolari è sicuramente il gioco della Vela, che vi regala le emozioni di un vero “match race”, cioè di quel tipo di regata testa a testa reso popolare dall’America’s Cup, quella di Azzurra, Luna Rossa ed Alinghi tanto per intenderci. Tutto è riprodotto con meticolosa precisione: il campo di regata, i campi di vento soggetti a continue variazioni, i repentini salti di direzione e di intensità del vento che rendono di difficile interpretazione la tattica di regata e la scelta delle rotte più propizie. Poi le virate sopra e sotto vento, le boe, la linea di partenza e di arrivo con tanto di colpo di cannone, le penalità da scontare per le irregolarità commesse. Addirittura vi è concesso di cambiare le vele, sostituendo il genoa, impiegato sui lati di bolina, con lo spinnaker od il gennaker issati nelle andature portanti, con manovre che rasentano la perfezione in quanto alla riproduzione della realtà di gara, inclusi strappi delle vele, lo spostamento del tangone nelle strambate e lo scarroccio. Altrettanto complesso è un altro gioco di biliardo molto popolare, l’8.15, quello con le buche strette e due palle obbligate, la no. 8 e la no. 15. Qui la difficoltà a livello di sistema sta nel dover gestire un gran numero di palline: pensate alla spaccata quando in pratica le colpite tutte! A tale proposito mi viene in mente un episodio accaduto ai recenti mondiali di Snooker disputatisi nel mitico Crucible Theatre di Sheffield - Inghilterra - lo scorso aprile. Nella semifinale che opponeva lo scozzese John Higgins all’irlandese Mark Williams, questi al suo primo tiro ha inavvertitamente colpito la palla rosa, anziché una rossa, col risultato di  scompigliare il layout del tavolo, coinvolgendo nel marasma tutte e 21 le palline. Per rimettere tutto a posto sono occorsi al povero Umpire, cioè all’arbitro di gara, ben 42 minuti, al termine dei quali l’ineffabile telecronista inglese ha velenosamente commentato : “Per creare una configurazione così diversa da quella effettiva, tanto valeva che l'avesse lasciata com'era”. Ecco, questo a Ludonet non succede, perché se c’è un fallo, in qualche decimo di secondo la configurazione è ristabilita in modo perfetto. Se vi aggirate nei meandri del sito non potete fare a meno di imbattervi nel mondo dei giochi delle carte, quelli più popolari e che richiamano folle di giocatori. Ce n’è per tutti i gusti: scopa, scopone, tressette, traversone, briscola individuale ed a coppie, poker….Essendo un pochino megalomane, a me non dispiace neppure presentarmi al casinò dove una volta tanto posso simulare puntate da migliaia di euro sulla roulette. Né potevano mancare giochi tradizionali  come la dama e gli scacchi. Insomma, vi consiglio di farvi un giretto nel sito, e sono convinta che diventerete rapidamente dei suoi assidui frequentatori. Potete farvi tanti amici, chattare e giocare in santa pace, senza che nessuno vi disturbi, perché il servizio d’ordine è a livello di quello di Buckingham Palace. L’organizzazione del sito rispecchia quella di un reame. C’è infatti un Re, che come tale incute timore e rispetto perché è anche un tipo di quelli che vanno molto per le spicce, un po’ burbero e dai modi rudi, ma che poi rivela di essere una persona molto intelligente, di grande sensibilità, che sotto ad una corazza da coccodrillo cela un cuore grande e buonissimo. Con una soluzione che certo farà girare vorticosamente nella bara le ossa di Charles-Louis de Secondat, barone de la Brede et de Montesqieu, il teorizzatore della divisione dei poteri, questo Re assomma in sé i tre classici poteri legislativo, esecutivo, e giudiziario. Però lui non li amministra in una logica dispotica, ma gestisce il sito in modo illuminato, per favorire la libertà di gioco e la tranquillità degli utenti. Sulla base della sua pluridecennale esperienza lui vara leggi, cioè regole e norme, funzionali e mirate a questo obbiettivo, si accerta che tali leggi vengano rispettate, e commina pene ai recidivi che mantengono comportamenti non consoni alla dovuta netiquette (ecco un'altra sincrasia, questa volta dell’inglese net-rete e del francese etiquette-educazione). Naturalmente il Re è l’autorità massima, per cui non è che lo si incontri facilmente, nè tutti i giorni. E poi, nonostante la sua onnipotenza, non è che potrebbe fare tutto da solo, per questo si avvale del sostegno di una decina di fidati collaboratori, chiamati Moderatori. Questi si aggirano discretamente nel sito, a volte in incognito, per sorvegliare la situazione. Sono giustamente severi e rigorosi, ma al contempo gentilissimi e disponibilissimi, sempre al servizio dell’utente. Ciascuno nel proprio settore di competenza è un esperto professionista che vi può aiutare a risolvere problemi tecnici, ad attuare le procedure di accesso quando fanno cilecca, o per qualsiasi altro problema vi capiti di dover affrontare. Insomma, per dirla in due parole,  a Ludonet non solo funzionano i giochi, ma anche customer care e customer loyalty sono all’altezza delle aspettative e voi non siete mai abbandonati. Meglio di così! Naturalmente, il sito è popolato da dei veri e propri personaggi, alcuni molto noti, che per un motivo o per l’altro sono divenuti autentiche icone di Ludonet, dando la stura a tutto un filone di leggende metropolitane. In genere si tratta di nick che eccellono nei vari giochi e che quindi sono ammirati da molti fans disposti a “fare la fila” pur di strappare una partita al proprio beniamino. Con tanti campioni carismatici in giro, si sono venuti a creare clan a volte tra loro contrapposti, pro o contro questo o quello, che però rimangono nell’ambito della correttezza e della sana rivalità, per cui non solo non nuocciono a nessuno, ma addirittura danno vivacità e colore alla competizione, rendendola viva e vibrante. Il sito non ha solo un Re, ma anche una vera e propria Regina. E’ una giovane ragazza che è il più formidabile giocatore di 5 birilli che sia mai apparso in Ludonet. In genere si presenta con un nick che ha un nome maschile, denny02 per una precisa ragione. Quando lei ha cominciato a frequentare il sito, suscitava ammirazione per la sua bravura, ma poi si scoprì che era una ragazza e molti non la presero bene di essere regolarmente battuti da una rappresentante del gentil sesso (ma poi perché? Qui conta l’abilità, mica la forza fisica…). Allora lei, per tagliar corto, si mimetizzò dietro ad un nick maschile, continuò a bastonare tutti, ma nessuno più ce l’ebbe con lei per il fatto che non fosse un maschietto. Denny02 è una ragazza molto intelligente, una donna in carriera che non fa mai pesare la sua bravura, sempre dolce, disponibile e  con lo spirito e l'ironia tipici dei campani, che si presta molto volentieri ad insegnare a giocare, od a migliorarsi, a chiunque glielo chieda. Io,  ad esempio, sono una sua allieva, e sono sua debitrice per quel poco che so giocare. In effetti l’unica tra le ragazze che la poteva avvicinare in bravura era Sad Girl, una mia amica d’infanzia che era divenuta anche sua grandissima amica, ma che purtroppo ci ha prematuramente lasciato lo scorso anno, giusto di questi tempi. Uno che può vantarsi di aver insegnato qualcosa a denny02 è il nick Tozzu, un vero artista del biliardo che con lei ha dato vita a partite da cineteca che hanno deliziato gli esteti di questo gioco. Ed anche l'uomo ragno, col nick impossibile _/’/’0-0’\’\ , e nex all'inizio della sua carriera hanno  rivelato a denny02 preziosi segreti del gioco. Si vede che sono stati   maestri eccezionali se poi sono stati superati in bravura dalla loro allieva! Tra i bravissimi non vanno poi dimenticati il mitico sodago ed il funambolico Rambo, che se in giornata può battere chiunque, ed un  personaggio leggendario come sperlak. Insomma, ho stilato quella che può essere la classifica di 5 birilli di tutti i tempi: denny02, Tozzu, Sad Girl,  _/’/’0-0’\’\, Rambo, sperlak, nex  e sodago. Si potrà discutere per ore se il terzo deve essere il quarto o il quinto o il sesto o viceversa. Sui primi due posti non si discute, son quelli. Poi ognuno la può completare come vuole. Mi piace porre in rilievo come questa classifica presenti due ragazze nei primi tre posti, che potrebbero diventare tre nei primi quattro dando ascolto a quelli che vorrebbero inserire la sottoscritta appena dopo Sad Girl. Io però non sarei d’accordo, anche se non dirò mai il perchè. Giunti a questo punto, vorrei chiudere sottolineando un aspetto di Ludonet che è quello che più mi sta a cuore, quello che per me è il più importante e che ho volutamente lasciato per ultimo perché è l’argomento che vorrei vi rimanesse più impresso tra quelli che ho considerato. Mi riferisco all' incredibile valenza sociale che ha un sito come questo. Con una platea di utenti così vasta, Ludonet riproduce in piccolo uno spaccato della società che c’è al di fuori del sito, quella di tutti i giorni, quella tutta intorno a noi, con i suoi drammi, le sue gioie, le sue gelosie, le sue incomprensioni, i suoi egoismi, ma anche con i suoi grandi slanci di generosità, di amicizia e  commoventi manifestazioni di grande affetto e di sincera solidarietà umana. A Ludonet ho conosciuto di tutto. E’ un insieme composito, un caleidoscopio colorato in cui ho avuto modo di incontrare professionisti di ogni genere: avvocati, architetti, medici, ingegneri, commercialisti; poi impiegati, piccoli imprenditori, dipendenti, operai, insegnanti, casalinghe, infermieri e camionisti. Ed in mezzo a questo tutto, ho anche conosciuto toccanti vicende di gente che soffre, che è sola, che cerca in Ludonet uno spazio per scambiare una parola e qualche emozione con qualcuno. E non vi immaginate quanto  sollievo possa  loro concedere questa finestra su un mondo che sarà pure virtuale, ma che poi alla fine è quello in cui  loro si muovono a proprio agio, che frequentano con assiduità, dove trovano brave persone e tanti amici con i quali scherzare e scambiare qualche battuta parlando dei rispettivi problemi, raccontandosi   esperienze,  confidandosi sogni ed abbandonandosi a voli pindarici, così eludendo almeno per un po' la loro struggente malinconia. Gente semplice, buona, per la quale un qualsiasi insignificante segno di amicizia basta ad accendere un barlume di speranza, una piccola, effimera gioia, che nel buio della loro grama esistenza è un raggio di luce che scalda il cuore.  Certo,  per lo più vi capiterà di conoscere gente almeno apparentemente spensierata, allegra, piena di vita, che vive tranquilla e senza  grossi problemi esistenziali, come il nick molto popolare nel suo ruolo di nonna, che fa tenerezza a vederla sempre contenta di potersi dedicare ai propri nipotini. Ed allora io mi chiedo: per tutte queste persone che vedono in Ludonet il porto in cui rifugiarsi per trovare serenità ed amicizia,  per giocare e chattare sottraendosi alla routine ed allo stress della vita di tutti i giorni, a volte alla drammatica realtà che il mondo circostante gli propone, alla fine cosa è reale e cosa è virtuale? Siamo sicuri che per tutte queste persone Ludonet sia solo un gioco? A questa domanda ciascuno è in grado di trovare una risposta secondo quanto la propria sensibilità gli suggerisce. Io la mia già me la son data. Ed intanto che ci pensate preparate un tavolo: arrivoooo! Ciao, vi voglio bene. Caelsius.

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L
COME MAI NON SI PUO' PIU' RIENTRARE SU LUDONET?NON SI PUO' FARE QUALCOSA VISTO CHE SOFFRO DI DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO RILEVATO DAL TSO PER ASSENZA DI STECCA 5 BIRILLI?
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E
Ciaoooo ma ludonet e' ancora raggiungibile in qualche modo?
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F
Non esiste piu ludonet vero?
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Buonasera a Tutti-:)))
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Ciao a Tutti
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